Di seguito un articolo dell’ing. Alberto Muratori, tratto da www.lexambiente.it:
di Alberto Muratori
“Ci sembra insensata, in particolare, la privatizzazione a marce forzate delle imprese pubbliche di gestione dei servizi, – anche quelle attive ed efficienti – che pare piuttosto connotarsi come svendita coatta di importanti quote di capitali azionari, con ricadute tutte da valutare anche sul piano economico, per non dire del rischio che i servizi pubblici locali diventino terra di conquista per un’imprenditoria di rapina e con ben pochi scrupoli.”
“Dunque, nessuna tenerezza nei confronti delle logiche alla base della riforma avviata con l’art. 23 bis del D.L. n. 112/2008, ora riveduta e corretta dall’art. 15 del D.L. n. 135/2009, sebbene sia l’ANCI, sia la Conferenza Unificata non si siano molto spesi in critiche e proposte d’emendamento, persino lasciandosi andare (in particolare l’ANCI, che sembra da tempo aver smarrito la sua antica capacita di cogliere i problemi e di svolgere adeguatamente il proprio ruolo) ad espressioni di sostanziale apprezzamento. Ma qualsiasi nefandezza vogliamo attribuire a queste disposizioni, l’accusa di avere, con esse, privatizzato l’acqua, proprio, non regge. E come si e detto introducendo l’argomento, l’insistenza su questa falsa accusa fa perdere di vista le carenze vere della riforma che si sta attuando. O, forse, perpetrando.”
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