da Avvenire | Francesco Riccardi, 28 settembre 2017
Cento anni fa in un piccolo paese del milanese arrivano i fuggiaschi dalle zone di guerra dopo Caporetto. Accolti inizialmente con diffidenza e pregiudizi…
Dopo la disfatta di Caporetto, il 24 ottobre 1917, centinaia di migliaia di donne, bambini e anziani scapparono dalle zone di guerra invase dall’esercito austro-ungarico. Furono poi “ricollocati” in diverse regioni d’Italia, non senza difficoltà e dovendo spesso scontare l’ostilità dei fratelli italiani di altre zone.
È solo una piccola vicenda di paese. Emblematica, però, di come la storia si ripeta seguendo spesso schemi analoghi, mettendo a nudo le medesime paure e diffidenze degli uomini, per aprire poi inaspettati orizzonti di bene.