Acqua e nucleare risvegliano i militanti della generazione-web. Hanno lavorato in silenzio per 14 mesi. Ora citano Gandhi: “Prima ci deridevano”
di CORRADO ZUNINO da La Repubblica
ROMA – Certo, la spallata a Berlusconi. La paura dell’acqua in mano ai privati, delle centrali nucleari. Ma per trovare una spiegazione di massa, un corpo, probabilmente un nuovo corpo sociale a quei “quasi ventisette milioni” andati al referendum, è istruttivo aprire il sito di riferimento dell’ultima battaglia: “Due sì per l’acqua bene comune”. In quattordici mesi di lavoro laici e cattolici di base, lo testimonia la pagina web, hanno portato sulla posizione “l’acqua non si vende” 454 associazioni-circoli-comitati-cooperative-movimenti. Si legge poi di 125 comitati di sostegno locale (circoli del Pd, persino del Psi), quindici comuni e undici partiti-movimento tra cui la Federazione dei Verdi e Sinistra e Libertà. Queste 605 singole collettività hanno mostrato una capacità mobilitante straordinaria e adesso, citando Gandhi, scrivono: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Read the rest of this entry »
Il popolo dei disobbedienti
di ILVO DIAMANTI da La Repubblica
IL REFERENDUM è passato ma i suoi effetti – politici e sociali – dureranno a lungo. Perché il successo del referendum è, a sua volta, effetto di altri processi, maturati in ambito politico e sociale. E perché i referendum hanno sempre marcato le svolte della nostra storia repubblicana. Read the rest of this entry »
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Pubblicato da claudia su giugno 15, 2011 in Generale
Tag: acqua, commento, politica, referendum