È tempo di nuovi stili di vita per superare la nuova rassegnazione
Da molti anni è in atto una nuova rassegnazione che sta generando cittadini passivi e cristiani intimisti, ossia persone che non riescono più a credere che è possibile cambiare la realtà.
Nei secoli passati abbiamo avuto la vecchia rassegnazione, a livello religioso, diffusa dalla Chiesa.
Bisognava aspettare la morte per poter vivere una vita migliore, veniva fatto credere.
Nel frattempo c’era solo da accettare la realtà, rassegnandosi, sopportando e soffrendo perché si veniva ricompensati dopo questa vita terrena.
Nel nostro tempo è stato il capitalismo di stampo neoliberista che ha messo in piedi una forte rassegnazione, soprattutto mediante la compensazione fatta dalle tante cose, ossia dal consumismo che è già diventato, secondo diversi sociologi, un iperconsumismo.