“La pace, per definizione, è un compromesso tra due parti e in un compromesso ogni parte deve pagare un prezzo concreto e pesante, non solo in termini di concessioni territoriali o economici ma anche di un effettivo cambiamento del proprio modo di vedere il mondo.
Quindi, forse, come primo passo per costruire un clima di fiducia tra noi e questa vecchia e mai realizzata fantasia, si dovrebbe smettere di usare la parola «pace», che da tempo ha assunto sia per la sinistra che per la destra un significato trascendentale e persino messianico, e sostituirla con il termine «compromesso», forse meno entusiasmante ma che per lo meno ci ricorda, ogni volta che lo utilizziamo, che la soluzione a cui aneliamo non si trova nelle nostre preghiere ma nel perseverare in un faticoso e non sempre perfetto dialogo fra noi e l’altra parte”.
Etgar Keret
scrittore, attore e regista israeliano