Riportando l’attenzione sul tema della sostenibilità dei nostri stili di vita, propongo il video “la storia delle cose“: tra dicembre 2007 e oggi è stato scaricato 6 milioni di volte dal suo sito, più altri milioni su youtube (dati del New York Times). Almeno 7.000 tra scuole e parrocchie, pur potendoselo scaricare gratis, hanno preferito comprare il DVD.
La “storia delle cose” spiega in modo fresco e semplice le connessioni tra le varie questioni ambientali e sociali. Didattico ma non pedante, lieve e spiritoso nonostante la gravità dei temi, senza effetti speciali, sta propagandosi da un anno e mezzo con quel circuito virtuoso che in noi gergo chiamiamo “virale”, ma che in realtà costituisce gli anticorpi al virus del circuito vizioso TV-supermarket.
Il piccolo capolavoro di Annie Leonard è duplice: non è solo quel video di 20 minuti fatto con due lire, chiarissimo, sul ciclo dei consumi, ma è anche il meccanismo virtuoso che lo ha messo in circolo con passaparola, mail garbate, gruppi di opinione, facendolo diventare uno “sleeper hit”.
Spessissimo viene proiettato in situazioni pubbliche, sociali, educative, e poi discusso, a dimostrare che la proiezione sociale di un movie fa parte a pieno titolo delle tecniche della crossmedialità. Fa discutere, aiuta, stimola, perchè entra nelle abitudini quotidiane in modo pertinente.
A Vicenza è stato usato l’anno scorso durante le serate “Aspettando FestAmbiente 2009”.
In Italia c’era una discreta abitudine agli incontri sociali il dopocena. Con la crisi dei modelli aggregativi “rosso” e “bianco”, aveva perso inesorabilmente pubblico a vantaggio della tv. Oggi, con questa crisi che ci porta a ripensare l’uso del nostro tempo e con una televisione “di una certa qualità”, si spera che il fenomeno ritrovi una certa forza; sta per venire la bella stagione e molti più italiani usciranno la sera per assistere a qualche iniziativa locale: una discussione, una conferenza, la presentazione di un libro…
Questo video può fare da esempio metodologico: ha cambiato moltissime coscienze proprio nel popolo più consumista ed energivoro del mondo.
claudia
aprile 5, 2010 at 7:37 PM
Video molto interessante e con grafica semplice ma efficace!da diffondere!